Fonte: Il Sole 24 Ore

Aggiudicati i lavori con un ribasso di 678mila euro: l’avvio del cantiere a gennaio 2017

I lavori di ristrutturazione di via Sparano hanno trovato il loro esecutore. A rifare il salotto buono della città sarà l’impresa De Marco srl di Bari, che si è aggiudicata la titolarità del cantiere con’offerta di 2milioni 953mila 980 euro e 20 centesimi, per la precisione, comprensivi di oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.
Il «risparmio» offerto al Comune, rispetto all’importo a base d’asta di 3milioni 535mila 104 euro e 79 centesimi, è di 678mila 664 euro e 61 centesimi. L’offerta, quindi, economicamente più vantaggiosa, nel rispetto della nuova normativa sui lavori pubblici.
Aggiudicazione provvisoria per il momento. L’impresa, che ha avuto la meglio su 38 offerte complessive presentate entro il 7 luglio scorso, dovrà ora esibire tutta una serie di documenti in regola, esaminati i quali si potrà procedere alla firma del contratto e quindi all’apertura del cantiere.
I lavori saranno avviati concretamente nel 2017 e, come spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, procederanno un isolato per volta, come già fu per via Argiro, per evitare eccessivi disagi a residenti e commercianti. Già, perché per portare a termine l’intera opera, ci vorranno 400 giorni, anche questi ribassati dall’impresa aggiudicataria rispetto ai 487 previsti a base di gara, naturalmente salvo complicazioni. La prima pietra nel 2017 è calcolata anche in considerazione delle feste di Natale prima, e dei saldi poi. Dopo le feste per non entrare in rotta di collisione con il periodo di maggiori vendite. E con il patto, anche per il prossimo anno, di sospendere i lavori dall’8 dicembre all’8 gennaio.
Quattrocento giorni. Per salutare la nuova via Sparano, quindi, se tutto va bene, e calcolando la sosta natalizia, dovremo aspettare più o meno la primavera del 2018. Quattrocento giorni di cantiere-evento con visite guidate, proiezioni e confronti, come ha promesso il sindaco Decaro.
Nella proposta vincitrice è prevista l’esecuzione di tutte le migliorie previste nel bando, anche scaturite dai mesi e mesi di dibattito sul progetto dell’architetto Guendalina Salimei, ribattezzato dai comitati «cimiteriale» per la rinuncia al verde.
«Il cantiere di via Sparano sarà complesso ma – assicura Galasso – sarà condiviso passo dopo passo con i commercianti e i cittadini, a cui chiederemo sin da subito di partecipare alle scelte dei tempi e delle modalità di esecuzione».
«Stiamo anche valutando – aggiunge – le proposte presentate dai cittadini durante l’assemblea pubblica dello scorso luglio, con l’impegno da parte nostra a seguire tutte le fasi di cantiere con la massima attenzione ai tempi e al rispetto delle condizioni concordate con gli stessi cittadini».
Durante l’assemblea pubblica, il 22 luglio al Fortino, conclusasi, se vogliamo con un nulla di fatto, Decaro assicurò un incontro dopo le vacanze, per verificare se i suggerimenti dei cittadini avrebbero potuto essere accolti. Anche se mantenne il punto fermo rispetto alla storia infinita palme-sì, palme-no: «Io ascolto tutti – disse il sindaco – non mi si può accusare di scarsa partecipazione. Via Sparano, comunque, si farà».
In quella stessa sede, Decaro, a colpi di slide, indicò le criticità della strada dello shopping, così com’è ora, tra marciapiedi vecchi e variopinti, pali dell’illuminazione da tangenziale e vasconi centrali ormai superati, anche per le prescrizioni della Soprintendenza che chiede di togliere le palme per l’effetto cannocchiale.
Tra le migliorie definite dal Comune, e inserite nel bando di gara, ci sono comunque molte delle richieste protagoniste del dibattito sulla rete, fra comitati favorevoli e contrari al progetto, ribadite in sede di assemblea pubblica: più fioriere nei pressi degli incroci, la predisposizione delle infrastrutture di rete, lo spessore della pavimentazione sempre in corrispondenza degli incroci, un maggior numero di sedute con spalliera, rispetto alle contestate sedute-scultura. E sono previste anche le torrette a scomparsa per l’alimentazione elettrica nei salotti durante manifestazioni e spettacoli, l’impianto di videosorveglianza, il wi-fi, l’impianto per la diffusione del suono.
Certo i comitati non hanno smesso di tirare in ballo le palme e un po’ di amaro in bocca in qualcuno è rimasto così come altri comitati sono invece convinti della necessità di andare avanti. È rimasto il dubbio sull’eliminazione dei gazebo delle attività commerciali, al pari delle palme sempre per l’effetto cannocchiale, e il timore di scarsa sicurezza agli incroci, così come in qualcuno permangono i dubbi avanzati circa l’accessibilità ai mezzi di soccorso. Di fatto, dopo una serie di audizioni, polemiche, dibattiti e petizioni popolari, raccolte di firme, valide o inaccettabili, l’aggiudicazione dei lavori di via Sparano si concretizza a pochi giorni dell’inaugurazione del ponte Asse nord sud, un’altra opera pubblica che entrerà di diritto nella storia della nostra città.