Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

BARI – Il disavanzo dei Consorzi di bonifica deriva fondamentalmente dall’acqua. Ed è per questo che la riforma sposta e accorpa il settore idrico: come per i rifiuti, nascerà un’Agenzia per l’irrigazione, mentre i quattro Consorzi oggi commissariati verranno accorpati e si occuperanno soltanto delle opere di manutenzione. Per le quali arrivano, dal Piano per il Sud, 110 milioni di euro. È questo il contenuto del disegno di legge che verrà licenziato oggi dalla giunta regionale, con l’obiettivo di arrivare in Consiglio a settembre.

Sfuma dunque l’ipotesi di affidare l’irrigazione ad Aqp, che non era disponibile a farsi carico di quasi 600 dipendenti. L’Agenzia si prenderà i pozzi dei Consorzi di bonifica, quelli dell’Arif e avrà competenza anche sui pozzi privati, che dovranno adeguarsi alla legge pagando il dovuto. Aqp avrà la supervisione delle attività irrigue, con la prospettiva di acquisirle tra tre anni una volta che il sistema sarà stabile: ma la previsione è che l’Agenzia possa essere in equilibrio già dal primo anno, e che grazie al know-how di Acquedotto sia possibile fissare un prezzo dell’acqua competitivo e uguale per tutti.

La debitoria da 200 milioni resta in capo ai Consorzi, o meglio a una sorta di gestione stralcio che dovrà stipulare transazioni con i fornitori. A finanziare l’operazione dovrà essere, ancora una volta, la Regione, attraverso un’apposita voce del bilancio autonomo che dovrà coprire i prossimi 5 anni. Ma contemporaneamente il nuovo consozio unico (di cui non faranno parte i due consorzi del Foggiano, entrambi in bonis) dovrà effettuare un riequilibrio della spesa corrente. Come? Riducendo la spesa del personale, che risulta oggi astronomica, anche attraverso la previsione di uno scivolo agevolato per i dipendenti, e con il ricorso – se serve – alla mobilità. Pur accorpati, i Consorzi manterranno i nuovi piani di classifica così da non ritardare ulteriormente la ripresa dei tributi. Ma per «attivare» il tributo 630 (il contributo di bonifica, che va versato a fronte del relativo beneficio) la Regione metterà sul piatto 110 milioni di euro in opere di manutenzione straordinaria del territorio, soldi che sono stati previsti nella bozza di Piano per il Sud in attesa di firma da parte del governo Renzi. L’Arif, invece, dopo la riforma manterrà soltanto le attività forestali (la vigilanza antincendio). L’Agenzia irrigua non è l’unica novità: l’assessorato all’Agricoltura lancerà anche la sua agenzia strategica, che sarà delegata a occuparsi dell’emergenza Xylella.