Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

BARI – Sull’area della ex Fibronit, ribattezzata «fabbrica della morte», a Bari, sorgerà il «Parco della vita». Lo ha sottolineato il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro, siglando oggi a Bari l’accordo di programma per la bonifica e il ripristino ambientale del sito inquinato di interesse nazionale ex Fibronit che per anni ha prodotto manufatti in cemento-amianto. Alla sigla dell’accordo sono intervenuti il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il vicesindaco della Città metropolitana Michele Abbaticchio.

Decaro ha ricordato la morte di 400 dei 530 operai della fabbrica. E ha aggiunto che questo «è un giorno importante e una vittoria di tutto il consiglio comunale, di tutte le forze politiche e di tutti i cittadini». Il sindaco ha poi chiesto «un impegno» al ministro: «Venga a inaugurare i lavori della bonifica».

«A settembre sarò qui con voi a togliere la prima pietra» di quella ex fabbrica, ha risposto il ministro precisando di essere a Bari «senza trionfalismi» perché «oggi chiudiamo una brutta pagina che ha segnato Bari e la sofferenza di tante famiglie». Galletti ha sottolineato che si è arrivati a questo risultato perché «abbiamo sconfitto la democrazia» e perché le istituzioni hanno «collaborato».

Emiliano, che è stato sindaco di Bari per dieci anni, ha detto che «in questa città abbiamo governato una strage senza far perdere un pizzico di credibilità alle istituzioni» e «ora dobbiamo continuare» perché ci sono «altre bonifiche da realizzare». «E noi – ha concluso – non ci fermeremo un minuto finché la salute di tutti i pugliesi non sarà garantita: andremo avanti con la serena consapevolezza di fare il nostro dovere» e con lo «spirito collaborativo» tra le istituzioni necessario per le «grandi imprese».

Nell’area della ex Fibronit, la fabbrica che per 50 anni (1933-1985) ha prodotto manufatti per l’edilizia in amianto (eternit) sorgerà un grande parco pubblico. Secondo i dati diffusi dal Comune di Bari «sono 400 (su un totale di 530) gli ex operai della Fibronit morti negli anni per patologie legate all’esposizione da amianto. Quanto alle malattie riscontrate tra le persone che hanno vissuto nel raggio di un chilometro dalla Fibronit, le cifre ufficiali del 2009 parlano di 51 casi accertati di mesotelioma».