Fonte: Ansa.it

ROMA, 19 MAG – Obbligo di versare il contributo integrativo del 4% per le Società di ingegneria e per le Società tra professionisti all’Ente previdenziale di riferimento. E’ la prima richiesta che le Casse pensionistiche tecniche, ossia Inarcassa (ingegneri e architetti), Cipag (geometri), Epap (geologi, chimici, attuari e dottori agronomi e forestali) e Eppi (periti industriali) fanno al Governo in una lettera per ottenere, “nel quadro dell’adozione delle Linee guida dell’Anac (Autorità anticorruzione)”, le “necessarie integrazioni” alle norme previste nel Decreto legislativo sul nuovo Codice degli appalti. Secondo gli Enti, si rischiano “gravi ricadute”, a causa di un “potenziale ‘buco’ normativo di imponibilità dei corrispettivi di progettazione in capo alle Società”, con effetti “sia sui bilanci, sia sugli stessi saldi previdenziali”.
Inoltre, i professionisti, “anche nella forma societaria, devono dimostrare la loro regolarità contributiva mediante certificato” ma, “purtroppo, la norma ha omesso tale attestazione, estendendo in questi casi particolari l’obbligo del solo Durc, tipico degli appaltatori di beni e servizi”, dunque va colmata la “lacuna”.
Fra le altre richieste all’Esecutivo, Inarcassa, Cipag, Epap e Eppi invocano “l’introduzione di un processo autorizzativo nell’ambito del Casellario rivolto alle Società di ingegneria”, poiché, si chiude la nota, “sin dalla loro costituzione, non sono sottoposte a vigilanza da parte di Ordini professionali, dall’Anac e da nessuna altra autorità”.