Fonte: Ansa.it

A settembre miglioramento in tutti i settori, bene il commercio

A settembre 2016 il clima di fiducia dei consumatori peggiora per il secondo mese consecutivo, passando da 109,1 punti a 108,7. L’indice composito del clima di fiducia delle imprese invece, rileva l’Istat, registra un aumento da 99,5 punti a 101, attestandosi sui livelli dello scorso giugno. Il miglioramento è diffuso alle aziende di tutti i settori a partire dal commercio al dettaglio. Tra le componenti del clima di fiducia dei consumatori, quella personale e quella corrente diminuiscono, mentre il clima economico e quello futuro tornano a crescere. I giudizi dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese registrano un miglioramento mentre le aspettative si confermano in discesa per il quinto mese consecutivo. Sia i giudizi sull’andamento dei prezzi nei passati 12 mesi sia le attese per i prossimi 12 mesi registrano un aumento. Migliorano, inoltre, le aspettative sulla disoccupazione.

Crescita retribuzioni agosto 0,6%, ai minimi – Ad agosto l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,6% nei confronti di agosto 2015, restando al ritmo più basso registrato dall’inizio delle serie storiche, nel 1982. Lo comunica l’Istat. Complessivamente, nei primi otto mesi del 2016 la retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,7% rispetto al corrispondente periodo del 2015. Tra i macrosettori, ad agosto le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dello 0,8% per i dipendenti del settore privato (0,4% nell’industria e 1,2% nei servizi privati) e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione, a causa del blocco della contrattazione.

Consumatori, da fiducia ennesimo dato negativo  – “Cala ancora la fiducia dei consumatori. E non potrebbe essere diversamente”. Lo affermano Federconsumatori e Adusbef commentando le statistiche Istat dove leggono “l’ennesimo dato negativo che si aggiunge alla lunga lista di indicatori preceduti da segno meno, o da molti zero virgola”. “Creare nuove opportunità di lavoro deve essere la priorità di un Paese dove la disoccupazione giovanile è al 39,2% e al Sud tocca picchi del 60-65%”, dichiarano i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. “In tal senso – continuano – bisogna convogliare ogni risorsa, ogni centesimo, ogni sforzo: incrementando la lotta all’evasione fiscale, il contrasto a sprechi ed abusi e ricorrendo alla vendita di una parte delle risorse auree”.