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Analisi impatto sul mix dei due interventi per le pensioni

“Il quadro congiunturale del terzo trimestre dell’anno è caratterizzato dal prevalere di segnali di espansione, dopo le difficoltà registrate nei tre mesi precedenti”. Così il presidente Istat Giorgio Alleva, in audizione sulla manovra, aggiungendo che “la ripresa” dell’industriale appare consistente e tale da sostenere una crescita economica nel terzo trimestre”, “in linea” con l’area euro”. Ma “per l’ultima parte del 2016” l’indice anticipatore “non segnala prospettive di ulteriore accelerazione”.
L’aumento della quattordicesima e l’incremento delle detrazioni Irpef, la no tax area, per i pensionati, nel loro insieme, “innalzano di un miliardo di euro il reddito delle famiglie”, spiega il presidente dell’Istat. “L’aumento della quattordicesima risulta concentrato nella parte meno ricca della popolazione: più dell’80% della maggiore spesa è destinato a individui che appartengono a famiglie nei primi tre quinti di reddito equivalente e soltanto il 4,5% all’ultimo quinto”. “La misura – sottolinea – interessa complessivamente “il 5,2% della popolazione totale, pari a circa 3,1 milioni di persone, con un beneficio medio di 250 euro”.

“Complessivamente il 57% delle imprese risulta avvantaggiato dalla combinazione” tra riduzione dell’Ires, proroga del superammortamento e riduzione dell’Ace, cioè “i tre principali interventi” sulla tasse per le imprese.  “L’effetto combinato” di super ammortamento e Ace “implica una leggera redistribuzione del carico fiscale a vantaggio delle grandi imprese, di quelle strutturate, delle esportatrici e di quelle ad alta intensità tecnologica e di conoscenza”.
Nelle aree a maggiore rischio sismico (zona 1) ci sono 1,9 milioni di case, oltre la metà (il 52,5%) costruite prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica, cioè prima del 1971. Così l’Istat in audizione alla Camera sulla manovra, riportando l’integrazione tra zone sismiche e censimento 2011 con i dati aggiornati dopo la scossa del 30 ottobre che ha devastato Norcia e la Valnerina. Oltre il 45% di queste abitazioni costruite prima del ’71 si trovano in Calabria, il 13% in Campania. Quasi 8 case su dieci, il 78,3% delle abitazioni residenziali, sono costruite nelle prime tre zone a più alto rischio sismico e oltre la metà (tra il 52 e il 55% secondo la zona) non è norma, perché costruita prima del 1971 quando sono entrate in vigore le regole antisismiche. E’ quanto emerge dai dati forniti dall’Istat nell’audizione sulla legge di Bilancio. La maggior parte (40,7%) si trova in zona 3 (cui la manovra amplia il sismabonus). Il 32% delle case si trova in zona sismica 2, la più ampia, mentre il 5,6% è nella zona 1 a più alto rischio.
Nel 2015 un giovane su dieci (9,9%) vivesse in condizione di povertà assoluta per un totale di un milione 202 mila individui: un’incidenza sensibilmente superiore a quella stimata sull’intera popolazione (7,6%)”. Così l’Istat nel focus sui 15-34enni presentato in audizione alla Camera sulla legge di Bilancio. Bankitalia, 1% Pil 2017 non irraggiungibile – “Il Governo prevede per il 2017 una crescita del Pil pari all’1%. Questo valore è superiore alle stime dei principali previsori oggi disponibili (che variano tra 0,5 e 0,9), ma non irraggiungibile, tenendo anche conto delle ripercussioni sull’attività economica dell’orientamento nettamente espansivo della politica di bilancio”. Così il vice direttore generale della Banca d’Italia Luigi Federico Signorini in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.  La ripresa aggiunge, c’è ma “è moderata” e “stenta a rafforzarsi” per l’incertezza “anche a livello internazionale”, che “frena gli investimenti”.
La manovra per il 2017 “ha una intonazione espansiva” e contiene “diversi interventi apprezzabili, in quanto rivolti ad affrontare temi chiave per il Paese” dall’accumulazione di capitale produttivo al contrasto dell’evasione fiscale alla prevenzione del rischio sismico.
“L’economia si sta espandendo, seppure a un tasso moderato; le informazioni congiunturali più recenti hanno per lo più un segno positivo”. “Stimiamo – aggiunge Signorini – che l’attività industriale sia aumentata di oltre mezzo punto percentuale nella media del terzo trimestre”.
C.Conti,coperture problematiche,tagli limitati – “Sul fronte delle coperture emergono taluni elementi di problematicità che inducono a qualche approfondimento”. Così il presidente della Corte dei Conti, Arturo Martucci di Scarfizzi, in audizione sulla manovra. Ecco che si spiega “il ruolo assegnato alla riduzione della spesa è limitato”. In particolare, sottolinea, “le maggiori spese sono compensate per meno della metà da tagli di precedenti autorizzazioni” e nel 2018 “a fronte di aumenti di spesa di oltre 15 miliardi solo 4,5 provengono da corrispondenti riduzioni”.